Progetto Mosaico:

Intervento interdisciplinare

in convenzione con INAIL di Faenza

Cosa

Il progetto Mosaico nasce dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale perLuca di Bologna e l’Equipe Multidisciplinare di I livello Inail sede di Faenza. In seguito ad una valutazione della situazione e dei bisogni emergenti prende avvio il Progetto Mosaico strutturato, in un primo percorso, in attività di affiancamento educativo rivolte ad una persona con esiti di coma e attività di sostegno psicologico rivolto ai suoi caregivers. Il percorso ha evidenziato l’utilità dell’inserimento della figura educativa in quanto fonte di stimoli diversi per la persona e opportunità di sperimentarsi in situazioni diverse. La ripercussione positiva del progetto ha consentito l’attivazione di ulteriori percorsi in cui si è sentita la necessità di arricchire il “contesto educativo” mettendo in campo ulteriori strumenti di lavoro (neuropsicologia e attività espressiva) per la pianificazione di una nuova tipologia di intervento interdisciplinare.

Obiettivi

Gli obiettivi del progetto sono aumentati nel tempo e con il susseguirsi dei vari percorsi attivati negli anni. Il primo è stato quello di offrire alla persona con esiti di coma la possibilità di sperimentarsi in una relazione “altra” con figure non appartenenti al nucleo familiare, potenziare le abilità residue dal punto di vista cognitivo e creare nuovi contesti facilitanti per stimolarne l’iniziativa e la ricerca di nuovi canali di comunicazione e modalità di entrare in relazione. Contemporaneamente si è lavorato per supportare e sostenere la famiglia. Con i percorsi successivi si è ritenuto utile definire il profilo di funzionamento e identificare le risorse presenti, fornire indicazioni sulle modalità di interazione più efficaci, sulle strategie e sulle attività integrabili nel contesto più ampio dell’intervento espressivo-educativo. La specificità di questo tipo di intervento è partire dalla persona come vera protagonista del proprio cammino di crescita, riconoscendone la sua unicità. L’approccio personalizzato e calibrato, per costruire le migliori condizioni possibili per l’incontro con l’altro, permette alla persona di esprimersi in totale libertà.  Il lavoro espressivo-educativo ha consentito di attivare sinergie virtuose che possono facilitare l’esplorazione e la scoperta di un gran numero di risorse da utilizzare e sperimentare.  Il supporto ai caregivers ha aiutato questi ultimi a essere una risorsa per il raggiungimento degli obiettivi delineati dal progetto